Quando un'anima ha un compromesso con Dio, Egli la conduce pazientemente sul cammino della consegna.
Per primo la ispira a trasformare la vita, a dirigere il suo cammino verso il sentiero che conduce al Suo Cuore, e non al mondo. Gradualmente, colloca nella sua traiettoria opportunità, segni, incontri che la ispirano a fare da sola nuovi passi verso il Cuore di Dio.
Man mano che quell'anima conosce l'Amore di Dio e confida, il Creatore comincia a chiedere nuove cose, nuove consegne, nuove rinunce, fino ad arrivare ad un punto definitivo per quell'anima, in cui il Signore chiede una rinuncia più grande, una trasformazione completa della vita.
Quando l'anima si getta nell'abisso sconosciuto della consegna, scopre che stava cadendo nelle Mani di Dio, in una Fonte d'Amore inesauribile, che era nascosta nella profondità dell'anima che apprende a rinunciare e a rischiare di vivere la consegna.
Ancora in questo cammino, l'anima ispirata dall'Amore di Dio, fa molte offerte a Lui, colloca tutto nelle Sue Mani, ma offre quello che gli è conosciuto, quello che in verità lei ha già consegnato saltando nell'abisso. Allora, il Signore apre una porta nella profondità della sua coscienza e indica dove è quello che deve essere trasformato.
Un nuovo abisso sconosciuto si presenta. L'anima si vede davanti agli aspetti della sua coscienza che erano come tesori nascosti: le sue abilità, il suo magnetismo, la sua fiducia in sé, le sue vanità più occulte.
E, per quanto continui ad offrire la sua vita a Dio, il suo Creatore cerca sempre, più profondamente nel suo essere, l'obiettivo della consegna, quello che deve essere svuotato nel suo cuore. E a volte fa male, e l'anima soffre, ma lei sa che ogni spazio che si svuota nel suo cuore, nella sua coscienza, spazio occulto del suo essere, è quello che si dona al Cuore di Dio, al Suo Amore, al Suo Spirito, affinché lì Egli abbia una dolce dimora, pulita e pronta ad abitare.
Il cammino della consegna, figli, è eterno, profondo, un sentiero verso il vuoto e, allo stesso tempo, verso un'unità con il Tutto.
Per questo, non pensate mai di aver già consegnato tutto, ma lasciate sempre che Dio vada più in fondo. E, per quanto a volte causi dolore, sappiate che il dolore è umano e sarà riparato dalla Presenza Divina nel proprio interiore.
Fino ad oggi ed in ogni istante, offro al Padre tutto quello che sono, tutto quello che c'è in Me e tutto quello che faccio, vivo, sperimento, penso e parlo al mondo, perché la consegna è eterna.
Io vi invito a seguire questi passi e ad approfondire ogni giorno la vostra unione con Dio.
Avete la Mia benedizione per questo.
San Giuseppe Castissimo