La Passione di Gesù significò e rappresentò molti eventi per l'umanità. Alcuni di questi fatti erano noti, ma altri sono ancora sconosciuti.
Molte realtà e situazioni si sono verificate, ampiamente, in altri piani di coscienza, qualcosa che è andato oltre il materiale e anche lo spirituale.
La Passione del Signore era la vera testimonianza che Egli, soprattutto, si era incarnato per compiere quella missione e che non ci sarebbe stato nulla che potesse modificare o alterare quell'evento.
Quando Gesù era nel giardino del Getsemani, era giunta l'ora e il momento per Lui, come uomo incarnato, di dare quella condizione umana al Padre in modo che, attraverso lui, quel sacrificio si sarebbe trasformato per il bene dell'umanità, sebbene l'umanità stessa non meritava quella Grazia.
Il Padre, attraverso Suo Figlio, sapeva che se quella resa e quel sacrificio non avessero avuto luogo, la stessa razza umana si sarebbe autodistrutta.
La ragione fondamentale per Cristo, durante i suoi trentatré anni di vita, era poter vivere e adempiere, al di là di Lui, la Divina Volontà.
Gesù era un uomo nato con ovvi Doni di Dio, ma doveva conoscere, come ogni essere umano, la condizione umana; Ha attraversato tentazioni e prove in modo che dal Suo Spirito emanasse, in ogni momento, la ragione della Sua esistenza.
L'immediata adesione di Gesù alla Volontà di Suo Padre gli ha permesso di non morire.
Ricordiamo che Gesù arrivò in un momento dell'umanità in cui la perversione e l'abuso di potere erano gli abissi per i quali l'umanità si stava condannando.
Gesù ha mantenuto l'input del Suo Amore per il Padre. Credeva soprattutto nella realizzazione di quella Divina Volontà, così come era stata scritta.
Il Suo Proposito era di raggiungere l'obiettivo che il Padre gli aveva dato, nonostante le varie difficoltà che il Maestro poteva affrontare.
La Sua fiducia nella manifestazione di questo Piano e, soprattutto, il Suo Amore per esso, lo rendevano un Essere spiritualmente libero, capace di superare la dualità e le avversità che gli esseri umani avevano creato.
Amare quella volontà era il principale obiettivo spirituale della vita di Gesù.
Sapeva che niente e nessuno poteva cambiare il destino che il Padre gli aveva mostrato per la Sua Missione sulla Terra.
Era una necessità imperiosa del Maestro, l'esperienza di quella Volontà, sebbene a volte, nonostante lo sviluppo sensoriale e mistico della Sua Coscienza, non sapeva fino a che punto la Volontà lo avrebbe portato all'interno della Sua Missione personale e globale.
Esistevano chiavi inestinguibili che proteggevano e sostenevano la realizzazione di tutta l'opera, sia nella Vita di Gesù che nelle anime, che erano umiltà e sacrificio altruistico del Suo Essere. In quella scuola non poteva prevalere nessuna striscia di arroganza o segno di egoismo.
La comunione che Gesù visse costantemente con l'Alto, lo rese veramente libero e, al di là di Lui, le Leggi universali di Misericordia e Grazia potevano agire e compiere miracoli.
La cosa fondamentale nella Vita di Gesù era l'Amore che Lui ha portato come Figlio di Dio e l'insegnamento che la Sua Coscienza ha lasciato che l'amore sincero e vero sarebbe stato capace di trasformare e sublimare la corruzione umana.
Vi ringrazio per imitare la Volontà e l'Amore del Signore!
Vi benedice,
Vostro Maestro e Signore, Cristo Gesù