La Sacra Chiamata
APPARIZIONE DI CRISTO GESÙ GLORIFICATO A LUANDA, ANGOLA, AFRICA, AL VEGGENTE FRATE ELÍAS DEL SAGRADO CORAZÓN DE JESÚS, PER IL SACRA CHIAMATA DEL GIORNO 20

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Quella notte, mentre Ero con i Miei apostoli sul Mar di Galilea, arrivò la tempesta, le tenebre li avvolsero, anche se ero presente sulla barca.

Tutto sembrava destinato a precipitare, finché non invocarono il Signore, perché le loro paure erano molto grandi e la loro fede era messa alla prova davanti alla Presenza del Signore.

E anche dopo tutto quello che ho insegnato loro, in quel momento hanno vissuto la loro prova spirituale, che è quello che sperimenta il mondo oggi. Questa è la prova spirituale che ogni persona affronta per comprendere, dentro di sé, quanto è forte la propria fede e fiducia in Dio.

Sembrava che la barca stesse per rompersi quella notte. La disperazione dei Miei apostoli è stata grandissima, perché per un attimo hanno dimenticato che erano sulla barca con Dio stesso.

Dov'è il limite tra realtà e apparenza, tra ciò che è vero o falso?

Per questo Io ho mostrato loro, quella notte, che la Potenza anonima e segreta di Dio è capace non solo di fermare la tempesta, ma anche di mostrare loro quale sia la fede in ciascuno.

Di fronte alla tempesta che vive oggi il mondo, nell'ampiezza della sua sofferenza e della sua agonia, dei suoi traumi e delle sue conseguenze, come può ciascuno di voi attraversare, nella barca del Signore, questa tempesta spirituale che si avvicina?

Ricordate che vi ho insegnato, in cima al Monte delle Beatitudini, a pregare il Padre Celeste e ad affidargli tutto ciò che vi accade o tutto ciò che provate. Ma qui non esiste una causa con grandi vittime, ma piuttosto l'intenzione che ogni essere su questo pianeta sia consapevole e responsabile di tutto ciò che ha vissuto e causato nel corso del tempo.

Oggi, il Re dell'Africa è qui, con Sua Maestà sovrana ed umile, per donare a ciascuno dei Suoi figli d'Africa il tesoro del Reliquiario del Suo Cuore, nella sua forma spirituale e divina, affinché possano affidare il loro essere al Cuore di Gesù e affinché tu sappia che, al di là di tutto, non c'è niente di più grande del Mio Amore; perché il Mio Amore ha vinto sulla Croce, ha sconfitto il peccato e gli errori del mondo.

Ed è questo Amore che si perpetua, perché è un Amore infinito, inalterabile ed immutabile. È un Amore universale che viene a rafforzare le anime che lo cercano, i cuori che entrano in comunione, attraverso il Santissimo Sacramento dell'Altare, con il Mio Sacro Cuore.

Il tempo della prigionia volge al termine, l'ordine è già stato dato all'intero universo. E, attraverso le schiere degli angeli e degli arcangeli, i ceppi saranno sciolti, le catene saranno spezzate e le anime saranno liberate affinché, rinnovate dalla fede e dalla speranza, si preparino con gioia al Ritorno di Cristo sulla terra, al Ritorno del Signore, che oggi si annuncia attraverso le voci e le preghiere dei più poveri e semplici di tutta la mia amata Africa.

Vengo ad abbracciare con la Mia Luce tutti coloro che ne hanno bisogno, principalmente coloro che stanno morendo di più in questo Paese ed in questo Continente, perché sono qui con loro, così come sono con voi oggi, come Gesù, il Nazareno; Colui che predicò e insegnò sulle rive del Mar di Galilea; Colui che è risorto, che ha guarito e che ha liberato i cuori; Colui che ha dato la Sua vita per voi e per i vostri fratelli, affinché attraverso la dolorosa passione, morte e risurrezione di Gesù, tutte le anime possibili in questo tempo ricevano la Grazia della vita eterna, momento più importante affinché finalmente i loro giorni

possano entrare in Paradiso; cosi.

Come colui che, entrato in Paradiso, crocifisso accanto a Me sul Calvario, ha potuto riconoscere il Volto del Signore, che lo ha redento per sempre e lo ha fatto entrare nel Regno dei Cieli, pur essendo un grande peccatore.

Ma qui Io non vengo a sottolineare i vostri difetti, bensì i doni e le virtù, la potenza della parola che, attraverso la voce e il canto, può esprimere, alla Terra e all'universo, solo la sacra adorazione del Signore nella forma luminosa dell'Eucaristia, ma anche attraverso ogni mondo interiore e ogni cuore che vive in Me ed attraverso di Me.

Vengo a fare dell'Africa, attraverso l'opera di beneficenza Santa Isabel, il Mio nuovo focolaio di Luce per il mondo. Perché dove apparentemente non c'è nulla di materiale o di umano, di degno o di sublime, il Signore nel Suo Ritorno rivelerà la ricchezza spirituale che è stata donata ai cuori dell'Africa; ricchezza spirituale che si è tentato di seppellire ed emarginare, o addirittura abolire; ricchezza spirituale che sorgerà come un sole all'orizzonte, come un fiore che si apre ai raggi del Sole per mostrare la sua più intima bellezza e devozione.

Queste sono le anime umili dell'Africa. Quanti valori importanti che il mondo ignora ed emargina! Quante anime che sono qui incarnate e che hanno sofferto tanto, tanto, come ha sofferto il loro Maestro e Signore sulla Croce!

Ma dall'apparente sconfitta nasce la forza della vittoria, fondata sull'Amore autentico che fa risorgere la vita nei cuori che, nonostante tutto e anche le conseguenze, confidano nel Signore.

Possano, in questo giorno, cominciare a realizzare le promesse di Cristo all'Africa.

L'umanità ha urgente bisogno di imparare dalla dignità spirituale che vive qui e dai mondi preziosi, interiori e sublimi che esistono in ogni anima ed in ogni cuore.

Si aprano gli occhi del mondo per uscire dalla cecità e riconoscere l'universo spirituale che abita e vive l'Africa.

La fede di questo popolo, da Me onorato e amato, è ciò che sostiene oggi il mondo intero e impedisce l'aggravarsi di guerre dolorose e gravi nell'umanità e nelle nazioni.

Per questo Dio si è fatto umile e povero in un presepe, e così tornerà ad essere umile e povero, mostrando la Sua potenza attraverso i cuori semplici di coloro che vivono nella fede perennemente.

La Chiamata del Mio Cuore al mondo intero si riflette in questo sacro specchio d'acqua, nella Mia Galilea africana, terreno fertile per i semi di Dio, che saranno seminati nel tempo a venire; perché in Africa sgorgherà una fonte di Grazie e di miracoli inspiegabili, proprio come ha fatto la Nostra Madre a Kibeho, in Ruanda.

Possa la voce dei più innocenti essere ascoltata, affinché i cuori più induriti possano addolcirsi e aprirsi per riconoscere il bisogno in ogni luogo.

È tempo di condividere tutto ciò che si ha, perché Dio non ha creato ricchi e poveri; È stato il mondo a farlo. Perché Dio è povero nella Sua Essenza, nel Suo Spirito e Divinità, come lo è Suo Figlio, Re dell'Universo, Portatore di Pace, di Bene e della Misericordia.

Anche se la Nostra Opera sarà raccolta nei prossimi tempi, sappiate che Io potrò sempre tornare qui, quante volte sarà necessario e il Padre Celeste Me lo permetterà. Perché anche il Signore, Cristo Gesù, vive e sente l'agonia del mondo in questo tempo.

Vengo qui perché possiate dissetarMi attraverso l'amore che Mi date, attraverso l'adorazione che Mi date 
ed in ogni nuova Eucaristia, in ogni nuovo momento di preghiera e di lode sacra.

Sentite l'abbraccio dei Cieli e di tutte le Loro dimore.

Possa il tempo della redenzione essere compiuto, possa essere stabilita la pace e possano molti altri risorgere come Lazzaro.

Vi ringrazio per il vostro bene e per la vostra carità, affinché questi doni si moltiplichino per il mondo intero.

Vi do la Mia benedizione e vi ricordo che il Signore viene a cercare la Sua dimora nei cuori dell'Africa affinché Io possa riposarmi, così come voi possiate riposare e in Me quando ne avete bisogno.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.