Davanti ai misteri celesti, sii tu, figlio Mio, come le sante donne di Gerusalemme, che non necessitavano di essere riconosciute per vivere profondamente in Cristo.
Era il loro proprio silenzio e la loro propria umiltà che le faceva attraversare i portali nel loro interiore, affinché potessero sperimentare i misteri di Dio, incluso senza che fosse necessario a Cristo pronunciare qualsiasi parola.
La profondità interiore che le sante donne appresero da Maria, xxx permetteva loro di leggere negli Occhi di Cristo la Sua Sapienza e di comprendere con il Suo Amore tutti i misteri.
Nel Cuore del Signore, l'umiltà e la fedeltà delle sante donne erano custodite come un tesoro.
In silenzio, incontrarono Cristo nel proprio cuore e, allo stesso tempo in cui svelavano i suoi misteri e vivevano una trasformazione profonda, i loro passi interni e la fede con cui camminavano, riparavano e sostenevano il Cuore Divino ed umano del Figlio di Dio.
Le sante donne di Gerusalemme non dovevano fare grandi cose per sperimentare ciò che era veramente grande per Dio. Era giustamente la loro semplicità che permetteva loro di apprendere dalla Purezza di Maria e di risvegliare quella purezza nel loro proprio cuore. E in quel modo, nonostante imperfette, diventavano a poco a poco una sola cosa con Cristo e, attraverso di Lui, una sola cosa con Dio.
Apprendi oggi, figlio Mio, dalle cose semplici, ma vere, dal tesoro grandioso che si coltiva nel segreto della tua consegna e nella profondità del tuo cuore.
E, nei tempi della Passione e della definizione in Cristo, che il tuo spirito viva l'esempio delle sante donne e, in questo tempo, faccia un passo in più, non solo quello per sostenere la Croce di Dio nel silenzio, ma anche per saper portare la tua propria croce nell'occulto.
Hai la Mia benedizione per questo.
San Giuseppe Castissimo